Una delle principali applicazioni del PFU, il pneumatico fuori uso, che ne permette il completo riutilizzo, è quella legata alla creazione di nuovi tipi di manto stradale.
La ricerca e lo sviluppo di soluzioni che siano economicamente sostenibili, con il minor impatto ambientale possibile e che offrano un maggiore comfort e una maggiore sicurezza per chi guida, ha portato in questi ultimi anni anche all’utilizzo della gomma di pneumatico.
Gli asfalti di nuova generazione con la gomma del pneumatico inserita come additivo granulare, hanno caratteristiche non solo antisdrucciolo, ma anche antirumore.
Gli asfalti con granulato di gomma, infatti, risultano meno rumorosi: il granulato di gomma, assorbe gran parte delle vibrazioni, limitando la rumorosità delle strade a scorrimento veloce.
Una delle caratteristiche principali degli asfalti di nuova generazione resta comunque quella della sicurezza stradale: gli asfalti drenanti ed antisdrucciolo creati utilizzando il PFU nei conglomerati bituminosi, permettono una maggiore sicurezza nella guida, una migliore tenuta di strada, migliori prestazioni in caso sia di frenata che di sorpasso.
Oltre alla pioggia, anche condizioni atmosferiche particolari, come ad esempio la nebbia, concorrono a rendere l’asfalto più scivoloso e meno sicuro e non a caso Bologna è una delle città in cui la sperimentazione dei nuovi asfalti con gomma di pneumatico ha dato risultati molto soddisfacenti sin da subito.
Altre città interessate alla sperimentazione presentano caratteristiche climatiche molto diverse, da Caserta, a Trento, a Torino. Il consorzio Ecopneus, parte attiva nella sperimentazione, ha quindi monitorato le prestazioni degli asfalti modificati in diverse condizioni ambientali e con tipi diversi di mobilità, traendo conclusioni molto soddisfacenti.
Oltre ai benefici collegati alla sicurezza stradale ed all’inquinamento acustico, gli asfalti modificati rendono anche la guida più confortevole: la lieve elasticità creata dall’utilizzo di granulato di PFU, infatti, limita le vibrazioni ed i contraccolpi alle ruote, che vengono naturalmente trasmesse anche all’abitacolo.
Oltre al riutilizzo del PFU, gli asfalti di nuova generazione con gomma di pneumatico limitano in modo considerevole anche l’utilizzo di materiale da cava, che viene estratto per preparare i conglomerati bituminosi, rendendo possibile anche l’ipotesi della chiusura di alcune cave.
Per finire, con l’utilizzo del PFU le spese necessarie alla manutenzione del manto stradale diminuiscono in modo considerevole, poiché l’asfalto con gomma di pneumatico presenta una resistenza all’usura ed alle condizioni atmosferiche che si stima sia di circa tre colte superiore a quella di un normale asfalto tradizionale.
Gli asfalti di nuova generazione con gomma di pneumatico sono quindi più economici, più ecologici, più sicuri, meno invasivi degli asfalti tradizionali. Per le strade di domani, la nuova via passa senza dubbio per il PFU.