Biberon e gomme con il bisfenolo

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La gomma morbida è certamente uno dei principali elementi che compongono giocattoli ed oggetti per la prima infanzia. Oggetti morbidi, di gomma, che possono essere tranquillamente maneggiati dai bambini.

Ma il rapporto dei nostri piccoli con la gomma nasce molto prima, direttamente con le tettarelle dei biberon.

Esistono in commercio moltissime marche e moltissimi prodotti, e a volte senza accorgercene, rischiamo di acquistare oggetti che non sono adeguati alla normativa europea.

Voi direte, “che importa la normativa? Tanto le tettarelle sono tutte uguali”, ma attenzione: non è assolutamente vero!

Anche se alcuni prodotti riportano già in caratteri abbastanza evidenti la dicitura “NON CONTIENE BPA”, spesso cosa sia il BPA non viene adeguatamente chiarito.

Orbene: la Unione Europea ha messo al bando, si, al bando, i biberon che contengono Bisfenolo A, ovvero il nostro BPA.

Il bisfenolo A è uno dei bisfenoli e viene utilizzato prevalentemente nella produzione di resina, plastica, gomma. In associazione con altri componenti, questa sostanza chimica è stata ritrovata anche nei biberon e negli oggetti di gomma dedicati alla prima infanzia.

Ma non solo nelle tettarelle: in associazione ad altre sostanze chimiche, il bisfenolo A viene utilizzato per produrre materiale plastico per contenitori trasparenti per il cibo, inclusi i normalissimi biberon in plastica, più utilizzati di quelli in vetro perché sicuri in caso di caduta, ma che a volte contengono appunto BPA.

Essendo stata verificata la nocività di questa sostanza nei confronti dell’uomo, l’Unione Europea ha deciso di vietare i biberon che contengono bisfenolo A, o BPA.

Gli effetti del bisfenolo sulla salute sono sotto osservazione già molti anni: malattie dello sviluppo sessuale, sterilità nei maschi, causa di tumori, problemi cardiaci, endometriosi, alterazioni dello sviluppo cerebrale, addirittura malformazioni della prostata già a livello intrauterino.

Un vero e proprio invasore che prende di mira il sistema endocrino nella sua totalità e che risulta pericoloso per le donne, poiché è stata dimostrata una correlazione positiva con il cancro al seno, per le donne in gravidanza, poiché è stata verificata la sua influenza negativa sullo sviluppo fetale, ed ovviamente deve essere evitato dai neonati, che mettendo in bocca oggetti che rilasciano BPA, ne ingeriscono in quantità che possono mettere a grave rischio il loro sviluppo.